Acustica
Tra gli accorgimenti adottati dal Piermarini, oltre alla forma della sala, vi fu la scelta
della volta di legno, quasi una cassa di risonanza naturale. Un altro piccolo
accorgimento fu il diminuire sensibilmente le dimensioni delle colonne che separano i
vari palchi.[98] Ottenne in questo modo, secondo le fonti, un'acustica pressoché perfetta
in ogni punto della sala, considerata tra le migliori dei suoi tempi.[99]
Secondo uno studio del 1962, firmato Beranek, il Teatro alla Scala ha un'acustica
eccellente, comparabile, tra i maggiori teatri europei, alla sola, ma ben più tarda,
Staatsoper di Vienna (1869).[100] È stato all'epoca rilevato un tempo iniziale di ritardo
(Initial Time Delay Gap) di soli 0,015 secondi e solo tre riflessioni nell'arco di 60
millesimi di secondo. I valori del T30 (1,2 secondi), del tempo di decadimento iniziale
(Early Decay Time: 1,3 s.) e C80 (che, essendo la sala riverberante, risultava pari a -
0.11 dB) permettevano di equiparare la sala scaligera a quella del Teatro della Pergola
di Firenze.
[101] Il “calore” del suono, cioè la ricchezza dei toni a bassa frequenza, era
garantito da un lungo RT alle basse frequenze (125 e 250 Hz).[101]
In occasione degli ultimi lavori si è provveduto, per migliorare l'acustica oltre la
visibilità, a inclinare il piano della platea. Si è provveduto, per lo stesso motivo, a
rimuovere la moquette. A diretto contatto con il massetto in cemento (listoni in legno
annegati in cemento magro) è stato posto uno strato di compensato marino dello
spessore di 15 mm e quindi un «sandwich elastico», il cui foglio inferiore di gesso e
truciolato (spessore 15 mm) è reso solidare con il compensato sottostante. Lo strato
successivo, di polietilene reticolato (5 mm), non ha agganci rigidi con un secondo strato
di gesso e truciolato, fissato invece ad un ulteriore strato di compensato marino
(16 mm). Sopra quest'ultimo, uno strato di granulato di gomma, attraversato dai supporti
delle poltrone, fa da base ai listoni di rovere del parquet (spessore 22 mm).[102]
A seguito dell'ultimo intervento di restauro, l'acustica è in realtà, secondo uno studio
dell'Università di Parma, peggiorata:[103] è stato infatti osservato che il suono risulta
generalmente sordo, addirittura poco chiaro se ci si trova lontano dal boccascena. Tra le
criticità osservate, la tappezzeria in velluto delle nuove poltrone, che sembra assorbire
eccessivamente le onde sonore. Migliorato è invece il riverbero, principalmente grazie
alla nuova copertura del pavimento. Per ora i provvedimenti per arginare il problema
hanno interessato la tappezzeria dei palchi: sono stati infatti rimossi tutti i pannelli in
poliuretano espanso a cellula chiusa posati nel 2004 e il damasco rosso è stato
direttamente incollato alle pareti.