Questo primo dittatore dei “Quinze-Vingts” si creò dapprima un piccolo consiglio, con il quale si rese padrone di tutte le elemosine. In tal modo nessuno osò opporgli resistenza. Decise che tutti gli abiti dei “Quinze-Vingts” erano bianchi: i ciechi lo credettero; non parlavano che dei loro begli abiti bianchi, per quanto non ve ne fosse uno di quel colore. Tutti li presero in giro, essi andarono a lamentarsi dal dittatore, che li ricevette malissimo; li trattò da novatori, da spiriti forti, da ribelli, che si lasciavano sedurre dalle opinioni erronee di coloro che avevano occhi, e che osavano dubitare dell’infallibilità del loro signore. Questa lite formò due partiti.
Il dittatore per placarli emise un decreto per cui tutti i loro abiti erano rossi. Non vi era un solo abito rosso ai “Quinze-Vingts”. Li si prese in giro più che mai. Nuove lamentele da parte della comunità. Il dittatore andò su tutte le furie, gli altri ciechi anche: si combatté a lungo e la concordia venne ristabilita solo quando fu permesso a tutti i “Quinze-Vingts” di sospendere il giudizio sul colore dei loro abiti.
Un sordo, nel leggere questa storiella, riconobbe che i ciechi avevano avuto torto a giudicare i colori; ma rimase fermo nell’opinione che spettava solo ai sordi giudicare la musica.
Voltaire 1766
Nota:
L’ospizio parigino per ciechi di “Quinze-Vingts” (“Quindici-Venti”), collocato verso l’estremità del Louvre, era così chiamato perché poteva ospitare trecento persone
https://fr.wikisource.org/wiki/Petite_Digression
L’ospizio parigino per ciechi di “Quinze-Vingts” (“Quindici-Venti”), collocato verso l’estremità del Louvre, era così chiamato perché poteva ospitare trecento persone
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